Resta sintonizzato

Caivano

CAIVANO, La dirigente Ida Carraro archivia i provvedimenti di Coppola e Celiento

Pubblicato

il

CAIVANO – Due giorni fa, la responsabile del settore Affari Legali Ida Carraro informa gli addetti ai lavori che i provvedimenti disciplinari nei confronti dell’ex dirigente all’ambiente Vito Coppola e dell’attuale dirigente all’Ambiente Raffaele Celiento sono stati archiviati.

I due provvedimenti sono partiti all’indomani delle varie incongruenze sorte sui dati economici della spesa effettuata dal Comune circa il servizio di raccolta rifiuti in perfetta disarmonia con i dati riportati sul bando di gara redatto dall’ex dirigente Vito Coppola. “Non si ravvisa – scrive la Responsabile AA.LL. – la violazione né del principio di correttezza, né di quello della negligenza nell’espletamento dell’azione amministrativa”. In merito alla copertura finanziaria, molto discussa negli ultimi giorni della consiliatura Monopoli e ampiamente descritti attraverso le nostre pagine e i nostri format web visivi, Ida Carrara scrive: “Né la copertura finanziaria venuta a mancare successivamente all’aggiudicazione definitiva è imputabile al comportamento del funzionario, ma è oggetto di scelte dell’amministrazione”. Ovviamente la dirigente agli affari legali non entra nel merito e non spiega in che modo un’amministrazione possa influire sulle coperture finanziarie di un servizio o come, nello specifico, l’amministrazione Monopoli abbia influito, attraverso le sue scelte, su una forbice economica che stando agli ultimi aggiornamenti risalirebbe a poco più di tre milioni e mezzo d’euro. Allora, se non abbiamo capito male, rivolgiamo alcuni quesiti alla dirigente Carrara: E’ colpa di Monopoli se il dirigente Coppola redige un bando di gara – ovviamente per fare ciò avrà tenuto conto di un PEF ben preciso – assegnando la stessa alla ditta Buttol per una cifra di poco più di 5 milioni di euro e dopo due anni scopriamo che per alzare i rifiuti da terra a Caivano ci vogliono 8 milioni e mezzo? E’ stato Monopoli, ovvero la politica a redigere il PEF per il 2017 e a dichiarare che la TARI risultasse invariata? Adesso è la politica a fare i conti? E allora i responsabili di settore a cosa servono? Se mancano i soldi da un capitolo del bilancio, dove il dirigente alla Ragioneria certifica con tanto di documento firmato che esiste la copertura, è colpa dell’amministrazione? Ne eravamo sicuri che nei settori caivanesi succedevano cose strane, ma che addirittura si riuscisse a sovvertire la realtà delle cose, questa ci sembrava impossibile, a Caivano sono stati capaci anche di archiviare provvedimenti disciplinari nei confronti degli unici responsabili dei capitoli di bilancio. Semmai fosse vera la notizia dell’arrivo di una Commissione d’Inchiesta a Caivano, almeno avranno un vantaggio, sapranno già da dove partire ad indagare (proprio dai settori comunali ndr).

Passano i giorni, passano i mesi e le situazioni a Caivano non cambiano, ciò che asseriva l’ex sindaco Monopoli, quando ha cominciato a capire come funzionasse la macchina burocratica, torna ad essere di attualità. Il “sistema” Caivano, così come ama definirlo il dottore cardiologo, è un sistema ben definito e rodato. Esso è retto da alcuni responsabili di settori che intrattengono rapporti con politici ed ex politici del territorio, tutto basato su un sistema clientelare capace di mettere su anche sistemi di difesa ben saldi che sopportano gli attacchi di chi in questo paese voleva sovvertire le cose per ripristinare legalità e trasparenza. Ma più passa il tempo e più i caivanesi si rendono conto che l’unica arma per sconfiggere il “sistema” è quella di non votare più gli stessi “protagonisti” che alimentano quell’andazzo.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caivano

CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

Pubblicato

il

CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

Continua a leggere

Caivano

Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

Pubblicato

il

Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Il Teatro “Caivano Arte” sarà sostituito da un auditorium di 500 posti. I caivanesi bocciano la visione di Ciciliano

Pubblicato

il

CAIVANOCiciliano finora tutto bene ma non benissimo. La riqualificazione di Caivano procede spedita, le aree degradate e abbandonate, grazie al ruolo di Commissario Straordinario, alla deroga al Codice Appalti di cui si gode e alla cospicua disponibilità di denaro messo a disposizione del Governo, vengono via via riqualificate e restituite alla collettività.

Ma sento il dovere, in quanto cronista e cittadino caivanese, descrivere il mio disappunto sulla scelta di cambio di destinazione d’uso del Teatro Comunale “Caivano Arte”.

Abolire un Teatro, per far spazio ad un auditorium con annesse sale multimediali, polo museale e arena – quest’ultima tra l’altro già esistente – è un vero e proprio sfregio all’identità culturale di una comunità.

“Caivano Arte”, sin dai tempi della sua nascita ha rappresentato l’orgoglio culturale della cittadina gialloverde, le tavole del suo palco sono state calcate da artisti come Eric Johnson – Chitarrista e cantante compositore e polistrumentista statunitense – Jodorowski, Toni Servillo, Lina Sastri, Morgan dei Blue Vertigo, i 99 Posse, Ashram – gruppo musicale italiano formatosi a Napoli, appartenente alla corrente stilistica della darkwave neoclassica – Francesco Paolontoni, Carlo Buccirosso, Federico Salvatore, Biagio Izzo, Sal Da Vinci e le operette con Dianora Marangoni per quanto riguarda la danza: Alessandra Celentano, Rossella Brescia, Stefano Forti, Fabio Molfesi, Anna Razzi dell’Accademia del San Carlo, I ballerini del Bolshoi di Mosca con Graziella Di Rauso, Laboratori di Teatro tra le tante Teresa Del Vecchio, Nunzia Schiano, Fortunato Angelini e Luca Yurman.

Ho preferito riportare solo qualche artista, giusto per far capire a chi di questa collettività si è fatto un’idea totalmente sbagliata, confrontandosi solo con chi ha preferito affibbiare a questo territorio solo l’etichetta criminale per ottenere propri benefici e privilegi, quali siano state le potenzialità e il livello culturale espresso da questa comunità.

Quindi con la concezione di un territorio degradato, fatto solo di droga, spaccio, pizzo, camorra e malapolitica si è pensato bene di sostituire “Caivano Arte” con un auditorium di 500 posti a fronte dei 750 di cui disponeva il vecchio teatro, oramai abbattuto, per una copiosa perdita idrica.

Noi di Minformo abbiamo interpellato alcuni operatori del settore per sapere cosa potesse offrire un auditorium di 500 posti e tutti hanno dato le stesse risposte.

Organizzare una produzione di entità rilevante, uguale a quelle già citate e viste a Caivano, sarà impossibile, poiché il costo di un normale biglietto, se non raddoppiato, non consentirebbe neanche di coprire i costi della produzione stessa. Al contrario, con l’aumento del costo del biglietto si rischia di ottenere un flop poiché nessuno si sognerebbe di venire a Teatro in periferia, in una struttura piccola e pagare il doppio per vedere un artista che in città viene offerto alla metà del prezzo.

Abbattere il “Caivano Arte” per lasciare spazio ad un piccolo auditorium è stato una scelta, a mio parere, a dir poco incauta, dato che si rischia di aver realizzato un’ulteriore struttura che da qui a poco, non suscitando interesse da parte di nessun gestore, potrebbe risultare di nuovo abbandonata a sé stessa.

La visione giusta, per una giusta riqualificazione di un territorio come Caivano, sarebbe stata quella di rilanciare l’offerta culturale raddoppiandola. Creare un Teatro da 1000 e più posti e prendere per la “gola” i più importanti impresari campani ma ovviamente, una visione del genere, la può avere solo chi conosce ed è innamorato del proprio territorio.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy